La Mastoplastica additiva è l’intervento che consente, attraverso l’impiego di protesi, di aumentare il volume del seno. Insieme alla lipoaspirazione è l’intervento più richiesto in chirurgia estetica. Le principali indicazioni sono l’Ipoplasia mammaria o seno piccolo (costituzionale), l’Ipotrofia mammaria post allattamento o post dimagrimento, l’Amastia o assenza di ghiandola mammaria e la Mastectomia (asportazione della mammella).
L’intervento viene eseguito in clinica, in anestesia generale (è possibile anche in anestesia locale), dura circa 1 ora e necessita di un giorno di degenza.
L’intervento consiste nell’inserimento dell’impianto protesico, attraverso una piccola incisione a livello del bordo areolare inferiore o del solco sottomammario, nella regione mammaria in sede sottoghiandolare (in presenza di un normale rivestimento cutaneo-adiposo) o sottomuscolare (in presenza di un mantello cutaneo adiposo poco rappresentato).
La dimensione della protesi viene valutata, attraverso normali parametri morfologici, in fase preoperatoria e successivamente verificata, con l’impiego di appositi espansori di prova, in fase intraoperatoria, al fine di ottenere un volume ottimale per le caratteristiche anatomiche della paziente (il famoso seno su misura).
Nel postoperatorio, oltre alla terapia antibiotica ed antinfiammatoria, la paziente dovrà portare per una settimana una fasciatura che verrà sostituita da un reggiseno da indossare notte e giorno per circa un mese. La convalescenza è di pochi giorni e la ripresa dell’attività lavorativa è chiaramente in relazione al lavoro svolto (da subito per attività intellettuali, fino a un mese per attività pesanti). L’attività fisica può essere ripresa dopo 1 mese.
La protesi non interferisce sull’allattamento, non modifica la capacità diagnostica di Ecografia, Mammografia, Risonanza magnetica. Molto importante, come per tutti gli impianti, il follow up clinico strumentale (visita medica più eco o mammografia) da eseguirsi almeno una volta all’anno.