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Scoperte cinque nuove malattie causate dal fumo

Scoperte cinque nuove malattie causate dal fumo
I dati di uno studio americano su un milione di persone: i danni del tabacco sono peggio del previsto. Fino a oggi erano 21 le patologie note, tra cui 12 tipi di cancro di Vera Martinella
L’elenco delle malattie causate dal tabacco si allunga e le morti legate al fumo sono persino di più di quelle già stimate. Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Organizzazione mondiale di sanità l’epidemia globale del tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, di cui più di 600mila sono non fumatori che muoiono per il fumo passivo. E in Italia sono attribuibili al fumo di tabacco circa 90mila morti all’anno, di cui più di un quarto riguardano persone d’età compresa tra i 35 ed i 65 anni. Ma dopo aver analizzato i dati di circa un milione di persone seguite per un decennio uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine sostiene che queste cifre sono «al ribasso». Gli autori della ricerca hanno infatti individuato almeno cinque nuove malattie causate dal fumo, che si vanno ad aggiungere all’elenco delle 21 differenti patologie già «schedate», tra cui 12 tipi di tumore (bocca e cavità orale, laringe, esofago, polmone, stomaco, colon, fegato, pancreas, vescica, rene, cervice uterina). Lo studio: cinque nuove malattie e sospetti per i tumori di seno e prostata La mortalità tra i fumatori è oggi già due o tre volte superiore rispetto a quella di chi non ha mai consumato tabacco e i tabagisti hanno una probabilità di morte per cancro al polmone 20 volte superiore. In media, poi, i fumatori muoiono 10 anni prima. I motivi, scrivono gli autori dell’indagine, sono le 21 malattie che sono state associate al fumo, tra cui le più note e frequenti sono il cancro ai polmoni, le malattie delle arterie, l’infarto, le patologie respiratorie croniche e l’ictus. A queste andrebbero aggiunte anche l’accresciuto rischio d’infezioni, insufficienza renale, ischemia intestinale e una serie di danni all’apparato respiratorio e cardiocircolatorio finora non catalogati. Oltre ai tumori del seno e della prostata, per i quali però servono maggiori conferme. I ricercatori, guidati dall’epidemiologo Brian D. Carter dell’American Cancer Society (che ha collaborato con numerosi colleghi di quattro università statunitensi e del National Cancer Institute americano), sono giunti a queste conclusioni esaminando i dati di cinque grossi studi che hanno coinvolto oltre 421mila uomini e 532mila donne con età superiore a 55 anni, che sono stati seguiti dal 2000 al 2011. Più si fuma più sale il rischio. Prima si smette, minori sono i pericoli «Quando abbiamo tirato le somme del nostro lavoro - spiega Carter - ci siamo resi conto che le malattie finora note per essere legate al fumo erano responsabili “soltanto” dell’83 per cento delle morti in eccesso fra i tabagisti. Per questo siamo andati alla ricerca di altre spiegazioni e abbiamo individuato nuove malattie che avevano causato una quantità importante di decessi. E’ così emerso che i fumatori corrono un rischio doppio rispetto alla norma di morire per infezioni (perché il tabacco indebolisce il sistema immunitario e dunque fa crescere il pericolo d’infezioni), patologie renali, vari disturbi respiratori non precedentemente legati al tabacco e ipertensione. Inoltre hanno probabilità sei volte superiori di morire di ischemia intestinale, una patologia rara causata da un’insufficiente afflusso di sangue nell’intestino». Infine, dalle evidenze raccolte si conferma ciò che da anni gli esperti sostengono: il pericolo di malattie o decesso cresce con l’aumentare delle sigarette fumate e diminuisce man mano che cresce il numero di anni in cui si è smesso di fumare. 15 milioni di italiani esposti ai danni, tra tabagisti e fumatori passivi In Italia più di 11 milioni di persone fumano regolarmente, circa 6 milioni di uomini e 5 milioni di donne. I tabagisti rappresentano oltre il 20 per cento della popolazione con più di 15 anni e la maggioranza fuma in media dalle 10 alle 14 sigarette al giorno. A questi si aggiunge l’esercito, ancora più vasto, dei fumatori passivi: 15 milioni di persone in tutto, molti dei quali giovanissimi, visto che le stime più recenti indicano che la metà degli under 14 italiani (cioè 4 milioni di individui) vive con almeno un tabagista. 20 febbraio 2015 | 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA